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Le incursioni urbane
“Incursioni urbane” del Duo Nebbia per diffondere attraverso la musica i valori antichi dell’odierna milanesità.
MILANO E’ UN GRANDE PALCOSCENICO
Li si incontra a sorpresa, per le strade e nei giardini della città. Il Duo Nebbia (al secolo Giuseppe Boron, musicista, e Maurizio Carrara, chitarrista e performer) porta tra la gente canzoni e brani d’autore per raccontare a tutti – vecchi e nuovi milanesi – cosa significa essere parte di questa cittàe quali sono i valori antichi che ne sono la caratteristica.
Ovvero: la solidarietà, il senso dell’accoglienza, le fragilità umane e sociali. A cui si aggiunge quell’attenzione agli ultimi e agli emarginati che emerge dalle canzoni poetico- socio-filosofiche di Enzo Jannacci, Dario Fo, Giorgio Gaber che loro portano nelle strade di Milano.
Le incursioni urbane del duo Nebbia sono delle sortite in vari luoghi della città “a cantar canzoni, suonare musica e recitar brani che raccontano la città e i suoi valori, il senso di far parte della comunità, dell’appartenere a una metropoli ricca di storia e di storie, alcune dolci e altre amare, talvolta tristi e talaltra allegre, un po’ come la vita”.
“Milanesi infatti lo si diventa, afferma Boron : accade quando si acquisiscono quei valori positivi che fanno parte della storia di questa città. Come Jannacci, figlio di emigrati, il cui padre era pugliese e la mamma comasca, o Gaber di famiglia istriana, o Fo che veniva dalla provincia di Varese. Loro si sono fatti portatori di quello che oggi chiamiamo impegno sociale, ma che possiamo ricondurre a etica, morale, politica, cultura. Ora sta a noi riportare questi messaggi ai nostri contemporanei affinché, a loro volta, li tramandino ai posteri e far sì che quella splendida identità non si perda.”
La prima “incursione urbana” si è svolta alla Montagnetta di San Siro, nell’Anfiteatro del Giardino dei Giusti, dove Maurizio Carrara, in omaggio al luogo, ha cantato in milanese “Numer“ che tratta proprio della deportazione degli ebrei dal famoso Binario 21 della Stazione Centrale di Milano. Da brivido il risultato ottenuto da Carrara nel simulare – in dialetto e con la sola chitarra – suoni e ritmi che ricordano il klezmer e la canzone yiddish.
A seguire, incursioni a Rogoredo, Forlanini, Barona. Ma le hanno chiamate incursioni per la loro non prevedibilità, quindi non è dato conoscere dove e quando vederli e sentirli.
“Attraverso l’uso artistico di spazi pubblici – sottolinea Giuseppe Boron, che è anche Presidente della FNAS, Federazione nazionale arti in strada, il Duo Nebbia spargerà per la città quell’umidità di sentimenti che entra nelle ossa ieri come oggi. Perché oggi più che mai si avverte il bisogno che gli artisti escano dai luoghi deputati all’arte e vadano tra la gente. Gli artisti devono farsi nebbia”.
Il Duo Nebbia è nato e cresciuto a Milano. Da questa estate propone anche spettacoli teatrali tra cui “Ho visto un Re”, di cui l’esordio milanese alle Docce di Rogoredo è recente. “Nebbia, c’è il duo Nebbia or che la nebbia non c’è più” dicono le parole di una loro canzone. “La nebbia, che per anni è stata uno dei simboli di Milano è sparita – spiega Boron - ma noi ce la ricordiamo bene e la vogliamo ricordare anche agli altri. Perché? Perché come la nebbia noi vogliamo invadere la città con i valori della “milanesità” passata e presente, quelli della sua gente.”
Boron, da sempre impegnato a portare l’arte nelle strade, ha concluso da poco il progetto “Affacciati alla Finestra (C’è la Musica!)” condotto all’interno dei cortili di alcune case popolari nell’ambito del Municipio 8 di Milano, promotore dell’iniziativa.
AVAMPOSTI DI ODIERNA MILANESITA' VIDEO.
Incursione n. 1
Incursione n. 2
Giardino dei Giusti 27 agosto 2020. "La forza dell'amore"
Giardini Baden Powell 3 settembre 2020 "Saxofone"
Incursione n. 3
Incursione n. 2
Giardino Nicolò Savarino 10 settembre 2020. "Quelli che ..."
Milano, Giardini Baden Powell 3 settembre 2020 "Saxofone"